L’elezione del Presidente della Repubblica: i candidati ancora in corsa per il Colle.
Arrivati ormai alla prima votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica è possibile fare una panoramica dei candidati ancora in corsa per il Colle (con qualche speranza ancora in vita). Nelle settimane di avvicinamento alla votazione sono caduti nomi di prestigio, uno su tutti quello del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che ha fatto un passo indietro a due giorni dalla prima votazione.
Elezione del Presidente della Repubblica, i candidati (ancora in corsa)
La rosa dei quirinabili si è notevolmente ridotta rispetto a qualche settimana fa ma è ancora ricca. E non si può escludere che Centrodestra e Centrosinistra arrivino ad un accordo proprio su uno dei nomi in questione.
Mario Draghi
Nonostante i veti incrociati e i timori dei partiti, Mario Draghi è ancora il grande favorito nella corsa al Quirinale. Il problema è rappresentato, come noto, dalla tenuta del governo se il premier dovesse cambiare residenza e trasferirsi al Colle. Il timore è che senza Draghi il governo possa cadere. E le elezioni anticipate, in questo momento, in fondo non fanno comodo a nessuno. Senza un candidato forte, Draghi resta il favorito numero uno.
Maria Elisabetta Casellati
Il nome della Presidente del Senato circola ormai da settimane e ha iniziato a prendere quota negli ultimi giorni. Casellati potrebbe essere uno dei profili sulla lista del Centrodestra. Si tratta di una figura vicina a Berlusconi e gradita a Meloni e Salvini. Inoltre sarebbe la prima donna al Quirinale, una bella pubblicità per i partiti. Non solo. Se andasse al Quirinale metterebbe in palio la carica di Presidente del Senato, che potrebbe essere proposta al Pd per ottenere il semaforo verde alla candidatura.
Pier Ferdinando Casini
Anche quello di Casini è un profilo strategico. Forse più strategico dell’opzione Casellati. Il Centrodestra non porrebbe veti sul suo nome e il Pd non potrebbe ostacolare la sua corsa, anche per la storia politica del candidato in questione. Il Movimento 5 Stelle potrebbe dividersi sul nome di Casini ma una trattativa interna potrebbe serrare i ranghi e ricompattare i grandi elettori pentastellati.
Giuliano Amato
Il suo nome torna alla ribalta ogni volta che si vota per l’elezione del Presidente della Repubblica. Anche quest’anno Amato si presenta come riserva di lusso ma con speranze concrete. Il Centrodestra lo sostiene e il Pd non avrebbe motivi per mettere un veto sul suo nome. Lega e Movimento 5 Stelle sono le due incognite sulla strada di Amato. Le due forze politiche non sarebbero pienamente convinte del candidato in questione.
Marta Cartabia
Il suo nome lo ha fatto a voce alta Matteo Renzi. Cartabia, come Draghi, è un tecnico. Il suo profilo non dispiace a nessuna forza politica ma forse non convince appieno nessuno. Anche perché con la sua elezione ci sarebbe un tecnico al Quirinale e ci sarebbe un tecnico a Palazzo Chigi, ossia Mario Draghi. Con poco spazio per la politica, in effetti.
Quando si vota
La prima votazione si tiene il 24 gennaio. Poi, in caso di fumata nera, si procede ad oltranza nei giorni a seguire fino a quando non si arriverà all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.